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Il Monte Etna si trova sulla costa orientale della Sicilia ed è il vulcano attivo più alto d’Europa, uno tra i più attivi del globo. Grazie ai 2700 anni di attività eruttiva, l’altezza massima del cono vulcanico oggi supera i 3300 metri di altitudine su circa 45 km di diametro di base. Tali dimensioni lo rendono il vulcano terrestre più imponente d’Europa e dell’intera area mediterranea.
Secondo il mito, l’attività di ceneri ed eruzioni laviche del vulcano sarebbero il ‘respiro’ infuocato del gigante Encelado, sconfitto da Atena e intrappolato per l’eternità in una prigione sotterranea sotto il Monte Etna, e i terremoti sarebbero causati dal suo rigirarsi tra le catene.

21 giugno 2013, ore 11,45. Nell’antica sede del Parco dell’Etna, arriva dalla lontanissima Cambogia la notizia più attesa: l’Etna, “a Muntagna”, entra a vele spiegate nella World Heritage List, la lista del Patrimonio dell’Unesco. Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Phnom Penh, ha emesso con un consenso pieno ed entusiasta il suo verdetto sulla iscrizione del più alto vulcano attivo d’Europa. Nel giorno del solstizio d’estate, dunque, l’Etna diventa finalmente Patrimonio dell’Umanità e si realizza un ambizioso progetto nato vent’anni prima.

Il sito “Monte Etna” è stato iscritto nella World Heritage List in base al Criterio VIII tra i dieci indicati nelle Linee Guida operative per l’attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale. Secondo il Criterio VIII, il sito di eccezionale valore universale deve “costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative”.

Questa la motivazione dell’iscrizione: “L’Etna è uno dei più attivi vulcani iconici del mondo e uno straordinario esempio di processi geologici continui e formazioni vulcaniche. Lo stratovulcano è caratterizzato dalla quasi continua attività eruttiva dai crateri del suo vertice e abbastanza frequenti eruzioni e colate laviche dai crateri e fessure sui suoi fianchi. Questa eccezionale attività vulcanica è stata documentata da esseri umani per almeno 2700 anni ed è una delle più lunghe registrazioni documentate al mondo di vulcanismo storico.

Il vario e accessibile assemblaggio di caratteristiche vulcaniche come la vetta dei crateri, i coni di cenere, le colate di lava, le grotte laviche e la depressione della Valle del Bove hanno reso il Monte Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e l’educazione. Oggi l’Etna è uno dei vulcani del mondo meglio studiati e monitorati e continua a influenzare la vulcanologia, la geofisica e altre discipline di scienze della terra.

La notorietà, l’importanza scientifica e culturale e il valore educativo sono di importanza globale”.